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"A NORD DEL FUTURO” sabato 30 al Ferrari SOSTIENE LE AREE ALLUVIONATE

Pubblicata il 26/03/2019

Sabato 30 marzo l’ultimo lavoro dei Fratelli Dalla Via, originari di Tonezza del Cimone.
"A NORD DEL FUTURO”, L’INCASSO È PER LE AREE MONTANE ALLUVIONATE DI BELLUNO

L’evento è organizzato da La Piccionaia per il Comune di Camposampiero, a sostegno dei territori colpiti dalla tempesta del 29 e 30 ottobre scorsi.
 
La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale con il Comune di Camposampiero si unisce all’elenco di enti e istituzioni che si sono mobilitati per far fronte all’emergenza che ha colpito la provincia di Belluno lo scorso 29 e 30 ottobre. E lo fa attraverso il teatro, devolvendo alle aree montane devastate dall’alluvione l’intero incasso del prossimo spettacolo in programma al Teatro Ferrari: si tratta di “WALTER. I BOSCHI A NORD DEL FUTURO” dei Fratelli Dalla Via, che andrà in scena sul palcoscenico camposampierese sabato 30 marzo (ore 21). L’evento fa parte del cartellone IL TEATRO PER TUTTI 2018/19”, curato da La Piccionaia per il Comune di Camposampiero con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Veneto.
 
Ambientato nei boschi del futuro, dopo la fine della civiltà degli idrocarburi, l’ultimo lavoro della compagnia originaria di Tonezza del Cimone, sulle montagne vicentine, racconta la storia di tre personaggi in fuga in una foresta proibita. Sullo sfondo, la nuova Europa delle autonomie è una confederazione di agglomerati urbani indipendenti, fondata sull’esercizio automatizzato della democrazia digitale diretta da parte dei cittadini. L’intera popolazione è raccolta in città stato ecosostenibili e ipertecnologiche. Le aree montane, periferiche e a bassa densità abitativa, dove non è stato possibile garantire la copertura totale con il segnale unico digitale, sono state inibite alla presenza umana e sono diventate un obiettivo da neutralizzare. Tutto è pulito, connesso, controllato. Il resto, semplicemente, non esiste. Eppure da qualche parte c’è ancora, sporchissimo, il reale.
 
Scritto con irresistibile ironia e gusto per il grottesco da Marta e Diego Dalla Via, insieme sul palco con Elisabetta Granara, lo spettacolo è introdotto dalla voce fuori campo di Natalino Balasso, a cui è affidata la proclamazione di un esilarante editto del RAUS, un’immaginaria Repubblica dell’Agglomerato Urbano della Serenissima:
 
“L’installazione del social chip è obbligatoria e gratuita. Tutti i cittadini regolarmente cablati hanno libertà di movimento all’interno dei confini dell’agglomerato, percepiscono il reddito minimo di cittadinanza e prendono parte alla raccolta pubblica delle opinioni sotto la tutela del Gran Garante. Visto tuttavia che le aree montane a bassa densità abitativa costituiscono l’ultimo ostacolo per la completa realizzazione di una democrazia diretta ecologico-digitale, il Gran Garante decreta che la zona collocata a Nord della Nuova Superstrada Pedemontana Veneta è da oggi riclassificata come Intercapedine Forestale a Tutela Integrale e che i collegamenti da e per l’Agglomerato Urbano del Tirolo Meridionale avvengano esclusivamente tramite il Corridoio Metropolitano della Valsugana. Ordina pertanto l’immediata evacuazione della popolazione ivi residente e la ricollocazione della stessa all’interno del confine dell’agglomerato urbano previa installazione gratuita del social chip. Si stabilisce infine il divieto assoluto di permanenza all’interno dell’intercapedine forestale. I soggetti che a tale data risultassero ancora sprovvisti di social chip saranno considerati clandestini e colpevoli di inimicizia nei confronti del popolo e sottoposti per le vie brevi all’insindacabile giudizio del Gran Garante”.
 
E così, in fuga dal controllo del RAUS, perduti nei boschi senza connessione, i tre protagonisti potranno crearsi una nuova identità virtuale mentre racconteranno di ciò che hanno dovuto perdere e scopriranno cosa stanno realmente cercando.
 
“La creazione e la scrittura drammaturgica – spiegano Marta e Diego Dalla Via - hanno preso vita realmente in un bosco, seguendone i ritmi meteorologici e le complessità stagionali. Batterie, torce, gruppi elettrogeni e accendini ricaricabili saranno l’impianto illumino-tecnico. Una motosega e un decespugliatore inceppati la colonna sonora. Perché buio e silenzio hanno qualcosa da dire, specie nei posti dove il wi-fi non arriverà mai, mai e poi mai, mai e poi mai”.
 
Prevendite biglietti: a Camposampiero presso Libreria Costeniero (Via Mogno 44), Edicola Quadrifoglio (Via Giorgione 16) e Tabaccheria La Torre (Piazza Vittoria 17); a Castelfranco Veneto presso De Santi Dischi (Piazza Marconi 1)
Biglietteria al botteghino: in Teatro a partire dalle ore 19.30.
Biglietti: intero € 12, ridotto per gruppi e convenzionati € 10, ridotto under 20 € 7.
 
Informazioni per il pubblico e prenotazioni
telefono 366 6502085
mail info@teatroferrari.it
www.teatroferrari.it
 

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