Rustega festeggia i 100 anni di Bianca Scattolin
Pubblicata il 06/11/2020
Il sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone, il vice sindaco Attilio Marzaro, l’assessore alla cultura Lorenza Baggio hanno portato gli auguri di tutta la comunità di Camposampiero e Rustega alla signora Bianca Scattolin che, il 5 novembre, ha compiuto 100 anni.
Quando Bianca Scattolin nasceva, il 5 novembre del 1920 la Grande Guerra era finita da due anni esatti, mentre la cosiddetta influenza spagnola, tornata purtroppo di attualità in questi mesi, mieteva ancora vittime in tutto il mondo.
Bianca ha attraversato buona parte del Ventesimo Secolo, sperimentando di persona, nel fiore della giovinezza, un altro conflitto, la Seconda Guerra Mondiale, che nessuno avrebbe immaginato dopo la sciagura della Prima.
Ha vissuto gli anni pieni di speranza, ma ancora intrisi di miseria profonda del dopoguerra, la svolta del boom economico, l’uomo sulla luna e la caduta del Muro di Berlino.
I suoi occhi vivaci hanno visto il mondo cambiare ad una velocità vertiginosa ed affacciarsi al Ventunesimo Secolo dominato dalla tecnologia e dalla rivoluzione digitale.
Oggi continua ad osservare con gli stessi occhi, appena velati dal tempo, una società e un mondo completamente diversi rispetto a com’erano in quella lontana giornata di 100 anni fa.
La sua lunga vita è un grande dono, per lei, per i suoi cari, per tutta la comunità. Perché nei suoi ricordi, nelle sue parole, nelle immagini di un viaggio lungo un secolo c’è la testimonianza di un’umanità che cresce, cambia profondamente, ma che solo nella fratellanza trova le risposte per andare avanti.
Quando Bianca Scattolin nasceva, il 5 novembre del 1920 la Grande Guerra era finita da due anni esatti, mentre la cosiddetta influenza spagnola, tornata purtroppo di attualità in questi mesi, mieteva ancora vittime in tutto il mondo.
Bianca ha attraversato buona parte del Ventesimo Secolo, sperimentando di persona, nel fiore della giovinezza, un altro conflitto, la Seconda Guerra Mondiale, che nessuno avrebbe immaginato dopo la sciagura della Prima.
Ha vissuto gli anni pieni di speranza, ma ancora intrisi di miseria profonda del dopoguerra, la svolta del boom economico, l’uomo sulla luna e la caduta del Muro di Berlino.
I suoi occhi vivaci hanno visto il mondo cambiare ad una velocità vertiginosa ed affacciarsi al Ventunesimo Secolo dominato dalla tecnologia e dalla rivoluzione digitale.
Oggi continua ad osservare con gli stessi occhi, appena velati dal tempo, una società e un mondo completamente diversi rispetto a com’erano in quella lontana giornata di 100 anni fa.
La sua lunga vita è un grande dono, per lei, per i suoi cari, per tutta la comunità. Perché nei suoi ricordi, nelle sue parole, nelle immagini di un viaggio lungo un secolo c’è la testimonianza di un’umanità che cresce, cambia profondamente, ma che solo nella fratellanza trova le risposte per andare avanti.
Allegati
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