Città di Camposampiero
portale istituzionale

Seguici su

Giorno della Memoria. Lapide Commemorativa in ricordo dei “Giusti” di Camposampiero | Tutte le iniziative in programma

Pubblicata il 16/01/2023

Giovedì 26 gennaio 2023, alle 18, presso la sala consigliare del Municipio, verrà inaugurata la Lapide Commemorativa in ricordo dei "Giusti" di Camposampiero, che negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale nascosero e protessero Ebrei e Famiglie Ebree salvando vite innocenti.
La realizzazione della targa è stata stabilita dal Consiglio Comunale di Camposampiero con propria deliberazione n.10 del 27.04.22
Nel Giorno della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, si ricordano anche i “Giusti tra le Nazioni”, ovverosia quelle persone esemplari, non ebree, che a rischio della loro vita si attivarono per contrastare situazioni di palese ingiustizia, adoperandosi in modo concreto per salvare gli ebrei dalla Shoah
L’inaugurazione della targa avviene nel contesto del Giorno della Memoria 2023 che  Camposampiero onora con un intenso programma di iniziative:
 
Mercoledì 25 gennaio, ore 15
Incontri culturali Auser
Proiezione film: Lezioni di persiano
di Vadim Perelman
 
Giovedì 26 gennaio, ore 18.00
Palazzo Tiso, atrio municipio
Inaugurazione lapide in memoria dei “Giusti” di Camposampiero

Venerdì 27 Gennaio
- Ore 9.30,Teatro Ferrari
Gli studenti dell’I.I.S.S. Newton Pertini incontrano Edda Fogarollo, docente di Storia Moderna e Contemporanea, scrittrice, autrice del libro “Memorie di Lucy Kalika. Odessa vicolo Avchinnikovsky 7”
ore 17.30, Biblioteca Comunale
I 20 bambini di Bullenhuser Damma 1944-1945
Recital di Mariuccia Rostellato
 
Sabato 28 gennaio,
ore 21.00
, Teatro Ferrari
Milk/Piccionaia
Fino a quando la mia stella brillerà
Tratto dal libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo 
 
La ricerca storica condotta da Dino Scantamburlo avvalendosi  di testimonianze orali e scritte di discendenti, ulteriormente approfondite con gli studiosi e gli storici del luogo, ha permesso di ricostruire le vicende che videro quali eroici protagonisti i cittadini di Camposampiero i cui nomi compaiono nella lapide commemorativa:
1)  GIUSEPPE ARTUSO
Ospitò per più di un anno nella sua casa a Centoni, i coniugi Samuel Bernath, medico ebreo di Venezia, ricercato, la moglie Gesualda Roxas, i figli Giselda (di 10 anni) e Alessandro (di 9 anni).
(Testimonianze di familiari ed eredi di Giuseppe Artuso, di don Fernando Pavanello, Arduino Griggio, Pietro Scolaro, Giulio Gonzo, Emilia Nalon).
I quattro furono salvi. E furono riconoscenti alla famiglia Artuso.
 
2)  GIUSEPPE CARGNIN, di Rustega, ospitò nella barchessa della sua casa rurale in via Borgo Rustega nel 1944-45 l’ebreo cecoslovacco Nicola Biheller, mandato da lui dal parroco di Rustega don Francesco Leonardi. Biheller fu molto attivo nel legame con formazioni partigiane di questo territorio (Brigata Ercole…).
(Testimonianze della famiglia di Giuseppe e Raffaello Cargnin, dei nipoti di Giuseppe, dello storico Egidio Ceccato, di alcuni documenti scritti).
Biheller si salvò e mantenne poi un rapposrto familiare con la famiglia Cargnin.
 
3)  GUIDO COLLE, primario chirurgo nell’Ospedale di Camposampiero dal 1927 al 1950. Repubblicano, antifascista, nascose e protesse come finti malati in Ospedale alcuni ebrei ricercati: tra questi, il rabbino capo di Padova Eugenio Coen Sacerdoti e la moglie Amalia Dina, Anselmo Formiggini e altri.
(Testimonianze delle figlie Mariola e Alberta e della nuora di Colle, Nadia Previato di Castelfranco V., di Guido Guin, di p. Tiziano Bragagnolo, del prof. Enrico Rubaltelli…  V. La Gazzetta del Popolo, 20.10.1954 e Archivio Comunità Israelitica di Padova).
Formiggini si salvò. Coen e la moglie in seguito a successiva delazione finirono poi ad Auschwitz. La Comunità Ebraica di Padova riconobbe pubblicamente le azioni di Colle.
 
4)  MASSIMILIANO GUIOTTO (noto con il soprannome di Canton) ospitò nell’estate-autunno 1944 nella sua casa di Borgo Padova una coppia di ebrei padovani (forse, Vaccato) ricercati.
(Testimonianze di Saverio Zoli, di famiglia Guiotto di Campodarsego, di Angelo Fassina).
I due si salvarono e ritornarono più tardi a ringraziare Guiotto.
 
5)  SANTINA MARISCALCHI ved. MIATELLO (residente nell’ultima casa del paese a Centoni), vedova. Il marito era morto sul Grappa nella prima guerra mondiale.
Ella ospitò nella sua casa una coppia di ebrei anziani (genitori/suoceri della famiglia ebrea ospitata dai vicini Scarpazza). (Testimonianze di Giovannina Scarpazza e altri).
Prima del termine della guerra la coppia si spostò. Non ne conosciamo la sorte.
 
6)  Don FERNANDO PAVANELLO, cappellano a Camposampiero, operò su indicazioni del parroco mons. Rostirola per trovare alloggi segreti a famiglie ebree. Inoltre procurò in municipio tessere annonarie e documenti di identità falsificati ad ebrei e a ricercati affinchè potessero fuggire in Svizzera e salvarsi (a tale scopo operò anche con un amico a Milano).
(Testimonianze di suoi scritti, di mons. Rostirola, di Massimo Valsecchi, testimonianze orali di anziani).
 
7)  Mons. LUIGI ROSTIROLA cercò famiglie disponibili a dare ospitalità a famiglie di ebrei. Protesse tutti costoro con la sua autorevolezza. Ospitò in canonica per alcuni giorni più di un ebreo ricercato.
(Testimonianze di suoi scritti, di don Fernando Pavanello e di vari anziani).
 
8)  ERNESTO RUBINO, profugo a Camposampiero da Lama dei Peligni (CH), lavorò da novembre 1943 a maggio 1945 nell’Ufficio Anagrafe del Comune. E’ documentato che procurò, anche su richiesta di don Pavanello, tessere annonarie e documenti falsificati per soccorrere ebrei e ricercati e favorirne lo spostamento all’estero, in particolare in Svizzera.
(Testimonianze della figlia Bianca residente a Bologna, di don Pavanello. Dichiarazione scritta del comandante della Missione Alleata ZZZ, Patrioti Ercole).
 
9)  GRAZIANO SCARPAZZA, di Centoni, al confine con Fratte, ospitò per circa un anno una famiglia di ebrei, composta dal capofamiglia, dalla moglie Gertrud, dai figli Hans ed Elena.
Costoro, prima della fine della guerra, per motivi a noi sconosciuti si trasferirono altrove. Non conosciamo la loro sorte.
(Testimonianza scritta di Rostirola, di Pavanello; testimonianze orali di Giovannina Scarpazza, Giulio Gonzo, Armando Fiscon, Elda Martellozzo Forin, Lorenzo Scarpazza e altri).
 
10)  Don SERENO VENTURIN, già cappellano militare in Africa e rientrato dopo l’8 settembre 1943, collaborò in aiuto a don Pavanello e convinse sua madre ad ospitare in casa per alcuni mesi la signora Blimia Mayer Adler, ebrea fuggita, prima da Vienna e poi da Padova e le prestò assistenza fino alla morte avvenuta nell’ospedale di Camposampiero a dicembre 1944. Probabilmente per tale motivo Don Sereno fu trattenuto in carcere a Padova per tre giorni.
(Testimonianze di Elia Venturin e di mons. Rostirola.   V. anche Archivio Comunità Israelitica di Padova). Il figlio della signora Adler fu sempre riconoscente alla famiglia Venturin.
 
11)  Suor ARTEMISIA ZUFFELLATO, superiora delle Suore Dorotee nell’Ospedale di Camposampiero fino al 1947. Operò in accordo e in collaborazione attiva con il primario prof. Colle per accogliere, nascondere e proteggere nel sotterraneo dell’Ospedale, dietro a nomi inventati, ebrei ricercati. (Testimonianze orali varie raccolte).
 
12)  P. SISTO CECCATO, nato a Camposampiero e quivi sepolto, frate conventuale, nascose per qualche mese nel suo convento a Vicenza una coppia di ebrei di Brescia, ricercati. Questi gli furono sempre riconoscenti. (Testimonianze dei nipoti Carla, Fernando, Guido Ceccato). I due si salvarono.
 
Con il riconoscimento ai “Giusti” di Camposampiero, il Comune di Camposampiero rende omaggio a quanti lottarono per i valori della libertà, della democrazia e della fratellanza, che oggi più che mai devono essere difesi e promossi soprattutto tra le nuove generazioni, anche con il ricordo di quanti contribuirono alla pace e al dialogo fra i popoli.
Tale riconoscimento vuole, altresì, essere di monito alle coscienze a non ripetere gli errori del passato, richiamando anche i valori della nostra Costituzione, contrari al totalitarismo, alle discriminazioni di qualsiasi tipo, ed alla guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
 
Inaugurazione Lapide in Memoria dei Giusti di Camposampiero
Programma
- Sala consigliare del Municipio
Ore 18.00, omaggio musicale;
Ore 18.10, saluto del Sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone, e delle Autorità presenti;
Ore 18.20, intervento storico a cura di Dino Scantamburlo, testimonianze;
- Atrio del Municipio
Ore 18.40, scopertura della lapide, deposizione corona di alloro, Inno di Mameli intonato dalle voci degli alunni dell'I.C. Parini.
Aperitivo.

Allegati

Nome Dimensione
Allegato 27 gennaio MEMORIAE 2023 .png 324.63 KB
Allegato Locandina Newton giornata della memoria 2023.jpg 2.11 MB
Allegato Inaugurazione lapide_locandina.pdf 328.25 KB


Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto