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Usl 15 al top: terapia medica e chirurgica d'eccellenza per i tumori della testa e del collo

Pubblicata il 06/02/2013

La nostra Usl 15 dell’Alta padovana si conferma realtà virtuosa ed eccellente anche sul fronte delle terapie mediche e chirurgiche d’avanguardia, messe in atto per curare al meglio patologie sempre più frequenti e diffuse tra la popolazione.
Tra queste ci sono i tumori della testa e del collo. Essi costituiscono circa il 20% delle neoplasie che insorgono nell'intero organismo. Negli ultimi decenni hanno registrato un progressivo aumento di incidenza.
L’incremento può essere attribuito all'invecchiamento della popolazione, allo stile di vita e all'esposizione quotidiana a sostanze potenzialmente cancerogene (alcool, fumo).

Impegnato nella battaglia contro queste patologie che possono risultare mortali è il gruppo di medici che fa capo all'ambulatorio ORL-oncologico dell'ULSS 15, coordinato dal reparto di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale diretto ormai da cinque anni dal dottor Riccardo Artico
L'équipe comprende otorinolaringoiatri (il dottor Artico in prima persona, coadiuvato dalla dottoressa Gaio e dal dottor Fischetto), oncologi medici (il dottor Palazzolo e il dottor Cavallo) e un radioterapista (il dottor Baggio, dell'ospedale di Treviso).

«Negli ultimi cinque anni, da quando sono alla guida della struttura, il numero di pazienti (affetti da questo tipo di tumori) che hanno deciso di affidarsi alle nostre cure è progressivamente aumentato - afferma il dottor Artico. Siamo arrivati a trattare chirurgicamente 150 casi neoplastici nell'ultimo anno, con un occhio di riguardo alla chirurgia conservativa e alla ricostruzione plastica e avvalendoci anche di strumentazione evoluta come il laser».

Una volta usciti dalla sala operatoria i pazienti non vengono abbandonati. Ogni caso viene seguito in collaborazione con gli oncologi e il radioterapista per stabilire se vi sia la necessità di cure ulteriori. Sotto «la lente di ingrandimento» dell'ambulatorio ORL-Oncologico passano anche i pazienti non candidabili al trattamento chirurgico, ma che devono sottoporsi a chemio-radioterapia primaria e successiva rivalutazione per chirurgia di completamento.
In seguito tutti i pazienti vengono visti con cadenze fisse, sia mediante visita che con metodiche strumentali e radiologiche, fino a raggiungere un follow-up (ossia il percorso di controlli e valutazione del paziente) minimo di cinque anni.
«Attualmente – conclude il dottor Palazzolo - seguiamo circa 350 pazienti presso l'ambulatorio ORL-oncologico, spesso spingendo il follow-up anche oltre i cinque anni, nel tentativo di prevenire o diagnosticare precocemente le recidive o la comparsa di secondi tumori, che risultano più comuni tra i pazienti già trattati».

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