Villa Gaja in vendita
Pubblicata il 02/08/2013
Il dottor Marco Razzino, curatore fallimentare della Santa Cruz Srl, in data 1 agosto 2013, ha comunicato al Sindaco che villa Gaja è in vendita ed ha affisso l’avviso per conto del Tribunale di Padova, sulla recinzione esterna.
La predetta villa, databile alla metà del ‘700, è soggetta a vincolo paesaggistico ed è inserita nel catalogo delle ville venete della Provincia di Padova.
Dopo l’acquisto da parte di un noto immobiliarista trentino, al centro di controverse vicende giudiziarie, (che avrebbe voluto, con tutta probabilità creare nella villa un’esposizione permanente di quadri e sculture di artisti italiani e stranieri), villa Gaja è finita nell’incuria e nell’abbandono più totale.
Il Sindaco ha ribadito nel corso di questi anni, più volte, l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti di un bene monumentale di interesse notevole per tutta la comunità, tanto che ha, dapprima, chiesto alla Soprintendenza Beni Architettonici e per il Paesaggio la dichiarazione di interesse culturale e, successivamente, grazie al benestare del curatore fallimentare, ha fatto si che il parco sia manutenuto gratuitamente da parte di un imprenditore agricolo.
“Speriamo - conclude il sindaco - che l’asta immobiliare, promossa dal tribunale susciti interesse, ed abbia successo, consentendo così di recuperare un bene di grande valore culturale per tutta la città”.
La predetta villa, databile alla metà del ‘700, è soggetta a vincolo paesaggistico ed è inserita nel catalogo delle ville venete della Provincia di Padova.
Dopo l’acquisto da parte di un noto immobiliarista trentino, al centro di controverse vicende giudiziarie, (che avrebbe voluto, con tutta probabilità creare nella villa un’esposizione permanente di quadri e sculture di artisti italiani e stranieri), villa Gaja è finita nell’incuria e nell’abbandono più totale.
Il Sindaco ha ribadito nel corso di questi anni, più volte, l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti di un bene monumentale di interesse notevole per tutta la comunità, tanto che ha, dapprima, chiesto alla Soprintendenza Beni Architettonici e per il Paesaggio la dichiarazione di interesse culturale e, successivamente, grazie al benestare del curatore fallimentare, ha fatto si che il parco sia manutenuto gratuitamente da parte di un imprenditore agricolo.
“Speriamo - conclude il sindaco - che l’asta immobiliare, promossa dal tribunale susciti interesse, ed abbia successo, consentendo così di recuperare un bene di grande valore culturale per tutta la città”.
