Tornano a vivere le antiche località storiche - Nuova cartellonistica per Casere, Centoni, San Marco, Straelle
Pubblicata il 08/04/2014
La Storia non è un’opinione. E’ piuttosto lo stratificarsi di eventi e sentimenti.
Camposampiero, ricca di una storia millenaria, non poteva dimenticare la specificità di alcune località che hanno contribuito a rafforzarne l’identità nei secoli.
Con questa motivazione la Giunta comunale, con delibera n. 84 del 26 giugno 2013, ha deliberato la realizzazione della nuova cartellonistica per le località Casere, Centoni, San Marco, Straelle, che da qualche giorno è divenuta realtà.
“Non si tratta di una finalità “localistica o particolaristica”, sottolinea il sindaco Zanon, quanto piuttosto della precisa volontà di questa amministrazione di riconoscere che nel nostro tessuto urbano e geografico esistono delle località che, indiscutibilmente, vanno riconosciute per le loro peculiarità storiche, culturali e sociali.
Il senso di appartenenza a queste contrade è tuttora molto sentito, a dimostrazione della forza che può avere una piccola comunità. Salvaguardare questo sentire e tramandarlo alle generazioni future è un dovere cui non possiamo sottrarci”.
Camposampiero, ricca di una storia millenaria, non poteva dimenticare la specificità di alcune località che hanno contribuito a rafforzarne l’identità nei secoli.
Con questa motivazione la Giunta comunale, con delibera n. 84 del 26 giugno 2013, ha deliberato la realizzazione della nuova cartellonistica per le località Casere, Centoni, San Marco, Straelle, che da qualche giorno è divenuta realtà.
“Non si tratta di una finalità “localistica o particolaristica”, sottolinea il sindaco Zanon, quanto piuttosto della precisa volontà di questa amministrazione di riconoscere che nel nostro tessuto urbano e geografico esistono delle località che, indiscutibilmente, vanno riconosciute per le loro peculiarità storiche, culturali e sociali.
Il senso di appartenenza a queste contrade è tuttora molto sentito, a dimostrazione della forza che può avere una piccola comunità. Salvaguardare questo sentire e tramandarlo alle generazioni future è un dovere cui non possiamo sottrarci”.
