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Nuovo Progetto Artistico per il Teatro Ferrari

Pubblicata il 13/04/2016
Dal 13/04/2016 al 07/06/2016

La Piccionaia presenta le linee della gestione quinquennale affidatale dal Comune e avvia un progetto di costruzione identitaria con il coinvolgimento dei soggetti del territorio.

Inaugurazione il 28 aprile con la prima nazionale di “Un mandarino per Teo” di Garinei, Giovannini e Kramer nel nuovo allestimento della Teo Srls; in giugno “Silent Play - I miracoli del noce” de La Piccionaia.
 
(Camposampiero, 12.04.2016) È al via la nuova avventura dell’Auditorium Ferrari di Camposampiero (Pd). Dopo l’annuncio del Comune, lo scorso novembre, dell’affidamento della gestione per i prossimi 5 anni al Centro di Produzione Teatrale veneto La Piccionaia, sono state oggi presentate le linee gestionali e artistiche nel corso di una conferenza stampa in cui cui sono intervenuti il Sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone, il direttore generale de La Piccionaia Pierluigi Cecchin, la drammaturga Paola Rossi e Stefano Eros Macchi di Teo Srls.
 
Un progetto artistico che, di concerto con l’Amministrazione Comunale, si propone come innovatore fin dalla nuova denominazione scelta per l’Auditorium, che da oggi si chiamerà infatti “Teatro Ferrari”. Nella nuova gestione de La Piccionaia, lo storico spazio teatrale camposampierese diventerà il centro propulsore di due filoni progettuali: da un lato, un calendario di spettacoli per la stagione 16/17 che spazierà tra i diversi generi, dal teatro serale a quello per le famiglie e le scuole fino alla musica, e sarà accompagnato da una serie di attività laboratoriali, formative e culturali; dall’altro, un piano di costruzione di identità culturale e di sviluppo di comunità, che coinvolgerà in un’ottica di rete i diversi soggetti del territorio – istituzioni, enti, agenzie culturali e associazioni.
 
Due direzioni progettuali la cui articolazione sarà presentata nel dettaglio il prossimo autunno e che però già nelle prossime settimane saranno inaugurate con la realizzazione di altrettanti eventi speciali. La nuova apertura del Teatro verrà infatti affidata ad un appuntamento d’eccezione: la prima nazionale, giovedì 28 aprile alle ore 21 (in replica il 29 e 30 aprile e il 1° maggio), della celebre commedia musicale di Garinei, Giovannini e Kramer “UN MANDARINO PER TEO”, nel nuovo allestimento firmato Teo Srls, società di produzione del Teatro de LiNUTILE di Padova. Lo spettacolo, diretto da Stefano Eros Macchi - nipote dello stesso Sandro Giovannini - racconta la vicenda di Teo, una comparsa del cinema a cui viene proposto un affare: premere un campanello per uccidere all’altro capo del mondo un mandarino cinese ed ereditare così un sacco di soldi. Teo accetta e dopo poco riceve una somma da capogiro. Ma non tutto andrà come previsto… Musica, canzoni, balletti e coreografie per un’opera che, andata in scena per la prima volta nel 1960 al Teatro Sistina di Roma, lo avrebbe trasformato – come scrisse la rivista statunitense Variety - nella "risposta italiana a Broadway".
 
A seguire, nelle giornate dell’1, 3, 4, 6 e 7 giugno (ore 17) si terrà l’evento speciale site specific “SILENT PLAY – I MIRACOLI DEL NOCE”, prima tappa del progetto di costruzione identitaria del territorio. Realizzato per la regia di Carlo Presotto e la drammaturgia di Paola Rossi, “I MIRACOLI DEL NOCE” è infatti il primo esito della presenza produttiva de La Piccionaia sul territorio e sarà uno spettacolo itinerante che, a partire dal Teatro Ferrari, che attraverserà le strade di Camposampiero sulle tracce di Sant’Antonio e dei suoi miracoli: un percorso a piedi di circa un’ora, con la conduzione di un attore - performer e l’utilizzo da parte di ciascun partecipante di un paio di cuffie wireless, attraverso cui una voce narrante accompagnerà il gruppo alla ricerca degli elementi che testimoniano la storia di Camposampiero.
 
Un progetto articolato su più livelli, dunque, che nasce dalla volontà di creare uno spazio teatrale che non si sovrapponga a quanto già esistente sul territorio ma che ne sia, invece, parte integrante, trovando una sua strada originale che ne valorizzi le peculiarità e le caratteristiche. Alla base del progetto, l’obiettivo di fare del Teatro Ferrari uno dei principali punti di riferimento del panorama culturale del territorio in un’ottica di rete e attraverso una proposta di spettacoli di qualità in grado di coinvolgere le diverse fasce di pubblico, con particolare attenzione ai bambini, alle famiglie e ai giovani. E, parallelamente, un’idea fondante forte: quella dello sviluppo socio-culturale del territorio, nella convinzione che la consapevolezza della propria identità culturale e la capacità di rielaborarla accogliendo le sfide della realtà contemporanea possano migliorare la qualità della vita di una comunità. Un progetto innovativo, che il Centro di Produzione Teatrale veneto sta sviluppando costruendo una rete efficacie di collaborazioni con le diverse realtà del territorio, a partire dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese e l’Università degli Studi di Padova, nonché ricercando l’interesse di alcune fondazioni del territorio in qualità di partner sostenitori.
 
“L’Amministrazione Comunale è convinta più che mai delle potenzialità del Teatro Ferrari – ha commentato il sindaco Katia Maccarrone - e ritiene importante aver individuato come interlocutore un soggetto come La Piccionaia, in ragione dell’esperienza che questa vanta nella produzione teatrale e nella gestione di spazi per lo spettacolo. Il nostro teatro può ora aspirare a diventare un riferimento importante per la cultura e lo spettacolo a livello sovracomunale: un risultato che si potrà ottenere proprio attraverso un progetto culturale che andrà costruito in dialogo col territorio e puntando sulla qualità. Due aspetti – quello qualitativo e quello identitario - che risultano evidenti sin dai primi appuntamenti: la commedia musicale un ‘Un mandarino per Teo’ e il percorso radioguidato ‘I miracoli del noce’, inserito anche nelle celebrazioni del giugno antoniano che accomunano Camposampiero e Padova”.
 
“Quando si apre un teatro è un giorno di festa – ha commentato Pierluigi Cecchin - soprattutto se si tratta di un teatro splendido e tecnicamente ineccepibile come il Ferrari: un teatro che, proprio per questo, merita di essere al centro di una programmazione di alto livello. Ma oltre al teatro c’è anche un intero territorio che merita di essere valorizzato: per la sua bellezza, per la sua tradizione, ma anche nelle sue possibilità di sviluppo. Tra queste, non ultima l’idea, che ci ha affascinato fin da subito, del riconoscimento della propria identità come un’unica grande città nel cuore del Veneto, direzione verso cui sta muovendo i primi passi la Federazione dei Comuni del Camposampierese. Ed è con questo obiettivo che si inserisce la presenza de La Piccionaia al Teatro Ferrari: quello di sviluppare, insieme al Sindaco e a tutta l’Amministrazione Comunale che qui ringraziamo, un distretto culturale che si riconosca in un’identità comune. È un’idea di prospettiva, distribuita sui 5 anni che si aprono dinanzi a noi e da sviluppare attraverso una serie di tappe intermedie. È proprio per questo che inauguriamo questa gestione con due eventi, rappresentativi di come andremo a progettare per l’anno prossimo: il primo, il debutto nazionale di una commedia musicale straordinaria, che sarà in grado di valorizzare il teatro da tutti i punti di vista; il secondo, prima tappa della presenza produttiva de La Piccionaia a Camposampiero, un percorso teatrale itinerante incentrato su un forte elemento identitario del territorio”.
 
“La scelta di avvicinarmi alla commedia musicale – spiega il regista Stefano Eros Macchi - affonda le radici in un profondo affetto personale che mi lega a questo genere, che mi ha visto spettatore bambino dietro le quinte del Sistina. Sono il nipote di Sandro Giovannini e questo sicuramente ha contribuito a farmi avvicinare a questo genere che, ci tengo a precisarlo, è un genere teatrale che è proprio dell’Italia e degli italiani, differente dai musical di importazione americana. Sono anche molto contento che la prima nazionale si tenga in provincia, dove si può trovare ancora un pubblico vero, non viziato o di ‘addetti ai lavori’ come nelle città. È il motivo per il quale noi facciamo questo lavoro: non per accontentare gli addetti ai lavori ma per il pubblico, che deve venire, passare due ore serene, se c’è da riflettere riflette, se c’è da ridere e basta si ride e basta. La nostra volontà di venire incontro al pubblico si riflette anche nella messa in scena che è leggera: non ci sono scenografie e tutto è rimandato alle luci e agli oggetti di scena. Volevamo una produzione che fosse il più possibile adattabile a più palcoscenici possibili. E quindi raggiungere più pubblico e più teatri possibili”.
 
“Con ‘I miracoli del Noce’ – commenta infine Paola Rossi - esploreremo una modalità, quella del silent play, che porta il teatro fuori dal teatro, facendo drammaturgia del territorio e rendendo il pubblico parte attiva dello spettacolo. Nella tradizione popolare Sant’Antonio è il santo che fa ritrovare le cose perdute: così noi andremo alla ricerca dei suoi miracoli, e non a caso la prima tappa sarà proprio il Teatro Ferrari. E proseguendo, ognuno di noi, riscoprendo la capacità di aprire lo sguardo e di sorprendersi, potrà forse ritrovare qualcosa che ha perso”.
 
 
Informazioni per il pubblico:
“Un mandarino per Teo” biglietto € 20, in vendita le sere di spettacolo presso il botteghino del Teatro a partire dalle ore 20 e in prevendita sul circuito Vivaticket e on line www. vivaticket.it (+ d.p.). Info 331.9980149 - info@teo-srls.it - www.teo-srls.it. “I miracoli del noce” biglietto € 5 (partecipazione a numero limitato su prenotazione). Info 366 6502085 (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16) – info.teatroferrari@piccionaia.org.
 
 
Informazioni per la stampa
Gloria Marini - La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale
334 9187656, gloria.marini@piccionaia.org
 

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