Descrizione
Tornano per il quarto anno consecutivo le conferenze di Elda Martellozzo Forin sulla storia di Camposampiero. Quest’anno la studiosa concentra la sua attenzione sugli ultimi decenni del Medioevo, in particolare sui mestieri e le professioni nello scorcio finale del XV secolo.
L’iniziativa, inserita nella rassegna Notti Aperte promossa dal Comune di Camposampiero e dalla Pro Loco, ha come sottotitolo: "Vivere de dì in dì como fano i poveri lavoranti de soa fadiga", espressione eloquente che sottolinea le caratteristiche di Camposampiero in un’epoca in cui a prevalere erano la fatica quotidiana, l’impegno, la versatilità di tanti uomini privi di titoli nobiliari o di studio, ma rapidi e capaci di cogliere ogni occasione per guadagnare quel denaro che, anche allora, apriva tante porte e permetteva di guardare con una certa serenità al futuro della famiglia.
Il primo appuntamento, in programma mercoledì 2 luglio alle 21 in villa Campello, è dedicato al ricco comparto della lana, mercoledì 9 luglio, stessa ora, stesso luogo, verranno invece affrontati i cento mestieri legati alle osterie, allora come ora autentici capisaldi della vita sociale. Condurrà gli incontri Carlo Toniato, direttore dei servizi culturali della Città di Camposampiero.
Entrambi i temi approfonditi nelle conferenze sono tratti dall’ultima ricerca della Forin. Si tratta di un lavoro estremamente importante in quanto, esaminando gli atti di un notaio che visse ed operò a Camposampiero nel periodo di passaggio dal dominio Carrarese a quello Veneziano, copre un buco nero nella storia della cittadina fornendo notizie rilevanti ed inedite sulla società e sull’economia del luogo in un periodo su cui le notizie scarseggiano a causa della carenza di documentazione dovuta alla distruzione, durante l’occupazione francese, dell’archivio comunale.
La ricca mole di informazioni raccolte dalla storica ed archivista dovrebbe diventare un libro dal titolo Il notaio Zanon Tergolina (1430), un testimone della Camposampiero tra Carraresi e Veneziani per la cui pubblicazione si sta adoperando il Comune di Camposampiero anche attraverso la ricerca di finanziatori.
“La storia umana è storia del lavoro”, afferma la studiosa. “In queste conferenze e nella ricerca da cui sono tratte, le occupazioni quotidiane, anche le più umili, occupano uno spazio importante: non potrebbe essere diversamente considerato che sono proprio contadini, artigiani, mercanti a realizzare quella coesione che è il tratto caratteristico della struttura sociale semplice, eppure solida, di allora”.
“Diffondere la conoscenza della storia di Camposampiero è uno degli obiettivi della Pro Loco”, sottolinea il presidente Roberto Bustreo. “Inserire nel programma dell’estate delle iniziative prettamente culturali è quindi una scelta obbligata, così come il rivolgersi per la realizzazione a studiosi competenti e in grado di fare divulgazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla cultura Lorenza Baggio. “La professoressa Forin, con la sua preparazione accademica ma anche con la sua capacità di coinvolgere il pubblico ed i lettori con temi interessanti ed originali è una ricchezza inestimabile per la nostra comunità”.